29
apr 2004 |
Si avvicinano
le elezioni europee ed amministrative e cosa arriva puntuale? La censura.
Sempre la stessa storia e così si liberano, vista l'indegna concorrenza
della televisione, le serate primaverili. Prendiamola così: meglio
non avere una buona televisione e farsi prendere dalla voglia di uscire.
Ci sarà comunque qualcuno che resta a casa davanti al video per
perfezionare la lobotomia ed arrivare allineato a metà giugno.
Quei qualcuno saranno molti, molto vicino al 50%. Sopra o sotto si vedrà
ma sarà di poco. |
24 apr 2004 |
Bel tempo anche stamane. Continua e si esaspera il clima da campagne elettorale che pervade anche gli appuntamenti e le discussioni più distanti dall'abito più strettto della politica. Le milgiori condizioni meteo, appunto, fanno, comunque, ben sperare per le cose degli uomini. Non migliorano, forse, ciò che accade ma, almeno ne inducono una visione più rosea. Godersi la primavera inoltrata, dunque, ma non abbassare la guardia. |
20 apr 2004 |
Continua a piovere
da un po' di giorni e tutto sembra avvalorare un clima di incertezza
da ultimi giorni dell'impero. Ci sono le elezioni in vista ed altre
date di riferimento all'orizzonte che contribuiscono a ciò ma
si perceisce qualcosa di più del solito. Traspare una sensazione
generale di insicurezza nella nostra società in merito alla affermazione
incondizionata del nostro modello. Da una parte culture davvero differenti
si pongono come antagonisti impegnativi, dall'altra nazioni con forza
lavoro in numero impressionante interpretano alla perfezione il programma
del capitalismo più puro. I liberal duri e puri che fino a qualche
stagione fa erano portavoci della rappresentazione delle società
umane mediante il loro PIL, dinanzi alla crescita a due cifre del subcontinente
Cino-Indiano, avanzano la necessità di valutare altri fattori
di effettivo sviluppo. Si conferma che due pesi e due misure spesso
non bastano a chi è convinto di essere il migliore e arma la
sua propaganda di numeri roboanti che si smentiscono ad ogni verifica
seria. |
7 apr 2004 |
Le cose proseguono male e non si vede via d'uscita: in Iraq sono tornati alla guerra, giusto per non avere dubbi sulla natura degli scambi di opinione "sul terreno" (espressione delle sanguisughe esperte televisive di guerra); l'Europa si è espressa formalmente sulla situazione economica critica dell'Italia; tutt'intorno imprenditori stupiti, quasi, e vergognosi (almeno quelli con un po' di vergogna residua: virtù rara!) denunciano di aver dovuto mettere alla porta dei dipendenti. E' una primavera, questa, che non sa di primavera: una specie di inverno fasullo di freddo e sole a sprazzi che non annuncia niente di buono. Per conto mio ho preso a leggere Ballard di Milennium People, sta a vedere che non ci prende con qualche visione e mi aiuta a schivare una delle molteplici possibilità di farsi male che si presentano quotidianamente. |